Quando un viso si può definire bello, armonico o affascinante? Esiste un canone estetico oggettivo? Secondo alcuni recenti studi, pare di sì: sebbene non tutti i visi che si possono definire belli siano armonici, ogni viso che rispetta precise proporzioni può essere definitivo oggettivamente bello, guardando oltre i condizionamenti culturali imposti dalla società.
Alla base della bellezza del viso c’è l’armonia, intesa come rispetto delle giuste distanze e dell’equilibrio che intercorrono tra occhi, naso, bocca: sono quindi le giuste proporzioni a rendere un viso armonico e regolare. Sono i volti che rispettano questi criteri estetici senza tempo che, più di altri, sono definiti belli.
Le relazioni tra gli elementi salienti del viso sono definite da formule matematiche precise, che lasciano poco spazio alle interpretazioni soggettive.
L’uomo moderno è giunto al riconoscimento di un certo canone estetico ideale quale riconoscimento di ciò che può essere definito “bello”: si tratta di particolari morfologici e anatomici connotati da regolarità, armonia, gradevolezza e piacere, sensazioni emotive particolarmente intense che ci portano a definire un viso bello, anche in relazione alla propria personale esperienza legata alle tradizioni e alla società.
Il canone estetico occidentale si basa in gran parte sul modello greco di bellezza, sopravvissuto al passare del tempo grazie alle statue i cui tratti sono regolari ed estremamente armonici. Tali esempi di bellezza e perfezione classica portano la maggior parte delle persone a confrontarsi con un modello che in realtà è fittizio e non corrisponde quasi mai alla realtà dei nostri tratti, che devono fare i conti con diversi volumi.
Con il passare del tempo, il volto è destinato a cambiare. L’insoddisfazione crescente che si prova osservando il proprio viso perdere armonia e tono può portare alcune persone a vedersi poco gradevoli agli occhi degli altri e soprattutto ai propri, perché il proprio volto non corrisponde più a ciò che intimamente si crede bello.
La medicina estetica e la chirurgia, possono rimediare agli effetti che il tempo ha sul viso, appiattendo le rughe, tonificando la pelle e i muscoli, restituendo vigore alle linee del viso, ridefinendo i tratti somatici e riportandoli più vicino all’ideale di armonia e di equilibrio. L’obiettivo è sempre quello di mantenere le caratteristiche personali del viso, correggendo i difetti senza modificarne troppo la morfologia.
Il dottor Luca Borra opera da anni nel settore della medicina estetica e sa come rendere un volto più armonico e più piacevole, grazie al lifting facciale o al minilifting, pur senza stravolgere profondamente i tratti peculiari che differenziano ogni individuo dall’altro e che lo rendono riconoscibile.
Pur esistendo un canone classico di bellezza, infatti, la scienza ha da tempo individuato ciò che è considerabile normale nella società moderna: la grazia e la finezza dei tratti, l’armonia e l’equilibrio delle diverse parti del viso e la gamma di espressioni e di forme, rendono ogni persona unica e inimitabile.
La medicina e la chirurgia estetica, in definitiva, intervengono sui tratti meno armonici e proporzionati del viso, senza modificare la sostanza del volto ma andando piuttosto a ristabilire quella è comunemente considerata la normalità. Un volto al quale è stata restituita armonia è un volto bello.