Superficie delle protesi: guida nella scelta
Scegliere le protesi mammaria dalla superficie più giusta può fare la differenza nel risultato finale. Il chirurgo plastico e senologo, Dr. Luca Borra, consiglia di scegliere con cura tra le varie protesi disponibili personalizzando la decisione per ogni paziente.
Se il seno ha una ghiandola ben sviluppata, le protesi nanotesturizzate si adattano bene. Sono molto morbide e seguono bene i movimenti del corpo.
Se il seno ha poca ghiandola e più tessuto adiposo, o se la ghiandola è un po’ rilassata e consistenza scarsa, il Dr. Borra preferisce protesi mammarie con superficie microtesturizzata.
Il Dr. Borra avverte che le protesi mammarie con una superficie macrotesturizzata sono state sospese dall’uso il 2.4.2019. Il Ministero della Sanità Francese e di conseguenza tutti gli organi di controllo dell’area Schengen (inclusa la Svizzera), hanno sospeso l’utilizzo delle protesi macrotesturizzate perché sospettate di indurre il Linfoma Anaplastico a Grandi Cellule nei tessuti attorno alle protesi. Tale evento è circoscritto a 1 caso ogni 35’000 impianti ed è risolvibile con l’espianto di protesi e tumore. Ogni altro tipo di protesi mammaria è invece utilizzabile in tutto il mondo. Molti studi sono in corso e al momento non è ancora definito il risultato che daranno. Dovrà trascorrere molto tempo prima di poter stabilire se il loro uso sia o meno sicuro: nell’attesa dunque si ricorre a protesi mammarie con una testurizzazione meno ruvida.
Il Dr. Borra riserva le protesi in poliuretano ai casi di sostituzione delle protesi mammarie e in alcuni casi di ricostruzione mammaria dopo tumori al seno.